Tra Zenith e Nadir. Rotte educative in mare aperto. F.I.C.I.A.P. Veneto impegnato nel progetto di giustizia riparativa.

11 Aprile 2022

Proseguono le attività legate al progetto “Tra Zenith e Nadir. Rotte educative in mare aperto” che, all’interno del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile della Fondazione Cariverona si inserisce in iniziative per il contrasto della devianza minorile.

Tra Zenith e Nadir intervieni a supporto dei minori autori di reato o di comportamenti devianti con percorsi di accompagnamento e sostegno educativo, reinserimento e re-inclusione sociale in un’ottica riparativa.

La giustizia riparativa

La giustizia riparativa non si focalizza solo sui reati, ma più in generale, in tutti i comportamenti devianti così da diventare un modello operativo che può essere impiegato in modo proficuo in tutte le occasioni di conflitto sociale che provocano allarme, paura, rabbia nella comunità.

L’iniziativa sarà realizzato in 3 regioni (Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige) e 8 province  (Milano, Brescia, Cremona, Verona, Vicenza, Treviso-Bassano, Venezia, Trento).

Come F.I.C.I.A.P. Veneto, ci occuperemo del tutoraggio e del coordinamento degli Enti CFP Fondazione Cavanis (VE),  Pia Soc. San Gaetano (VI) e Centro Servizi Formativi “Stimmatini”.

Con questo progetto si sosteranno in maniera organica e coordinata tutte le attività già intraprese in questi territori con una vera e propria sperimentazione che permetterà di mettere in rete tanti soggetti della comunità per rendere concreto un modello di gestione dei conflitti che è ancora poco noto all’opinione pubblica, ai media e alle stesse istituzioni.

Come si sviluppa il progetto

L’obiettivo del progetto è di agire preventivamente contenendo l’incidenza dei fattori di rischio e potenziando quelli di protezione dei minori per evitare che questi incorrano in reati, attraverso

  • La creazione di una cultura riparativa, attraverso azioni di mediazione, gestione del conflitto e creare occasioni di riscatto, rispetto e riconciliazione
  • La prevenzione della pena o delle situazioni di disagio, attraverso attività di formazione e informazione
  • L’attività di inclusione anche attraverso il re-inserimento scolastico
  • La sensibilizzazione sull’argomento per attivare le risorse publiche e private per attivare modelli innovativi di intervento in ambito penale minorile

Il modello di erogazione delle iniziative saranno i laboratori 

  • pratici, per generare consapevolezza circa le correlazioni tra compiti evolutivi, fattori di rischio/protezione e aspetti crimino genetici e crimino dinamici dei comportamenti devianti;
  • di legalità: finalizzati a favorire l’acquisizione di competenze relazionali e di problem solving in situazione di rischio, tra identità, gruppo e identificazione psicosociale. 

Le modalità di realizzazione dei vari percorsi riflettono la realtà del territorio regionale e degli enti di formazione coinvolti nell’erogazione stessa delle attività.

In totale saranno erogato 20 ore di attività per 3 anni formativi (60 ore tot) con modalità di erogazione libera sulla base delle necessità delle singole scuole

Leggi altre news