Con le stime Excelsior, UnionCamere pubblica le previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali italiane del prossimo quinquennio facendo luce sugli scenari futuri con l’obiettivo di fornire un contributo utile per l’orientamento, per la programmazione della formazione e per le politiche attive del lavoro.
Le stime Excelsior pubblocate da UnionCamere parlano chiaro: il mercato del lavoro italiano offre molte opportunità ai giovani, ma spesso queste opportunità non sono conosciute da famiglie e studenti.
La spinta del PNRR, la rivoluzione green e digitale, e l’entrata nell’Industria 5.0 stanno generando una forte domanda di competenze specialistiche, in particolare nelle discipline Stem.
Secondo le stime di Excelsior, saranno circa 3,8 milioni i posti di lavoro vacanti in Italia, il 72% dei quali sostituiranno i pensionamenti. Di questi, circa 1.5000.0000 richiedono competenze specialistiche, di cui 1.200.000 in discipline Stem, quelle che riguardano cioè scienza, la tecnologia, l’ingegneria e la matematica.
Entrando un pò più nel dettaglio, il fabbisogno sarà
- commercio e turismo: 750.000 unità
- servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone: 567.000 unità
- filiera della “salute”: 477.000 unità
- formazione e cultura: 436.000 unità
- finanza e consulenza: 430.000 unità
- costruzioni e infrastrutture: 270.000 unità
A livello regionale le quote maggiori riguarderanno Lombardia (19%), Lazio, Veneto (quasi 500.000 nuovi posti di lavoro) ed Emilia Romagna.
A livello di formazione, il 34% riguarderà persone con un livello di istruzione universitaria o professionalizzante mentre il 48% riguarda chi ha una formazione superiore di tipo tecnico professionale.
Numeri che confermano il mismatching tra domanda e offerta del lavoro che si attesta intorno al 60%. Un dato che dovrebbe orientare le scelte scolastiche dei nostri giovani.