La dispersione scolastica continua ad essere un problema per l’Italia che mostra percentuali migliori solo rispetto a Spagna e Romania.
L’allontanamento potrebbe dipendere dalle fragilità di apprendimento che colpiscono uno studente su 5.
Per avvicinare i giovani allo studio, il Governo propone due nuove figure professionali che possano essere da ponte tra la mondo della formazione e le famiglie, che saranno attive già da settembre 2023.
Queste nuove figure, per cui il governo ha previsto una stanziamento economico rilevante, saranno
- Il docente tutor
- Il docente orientatore
Il loro ruolo sarà di avere un dialogo costante con lo studente la sua famiglia i colleghi coinvolti nell’attività didattica del singolo studente.
In questo modo potranno accorgersi con anticipo delle eventuali difficoltà dello studente e indirizzarlo verso soluzioni che possano far superare il problema.
Per contenere il problema della dispersione scolastica servono politiche e progettualità di varia natura.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara le individua in
- sistemi di vigilanza delle assenze e
- segnalazioni dell’evasione scolastica
Sistemi che permetteranno di attivare prontamente azioni di re-inserimento o di recupero per evitare l’abbandono precoce della scuola.
Un problema non solo in termini formativi ma anche sociali: il ministro infatti rileva che parte degli studenti che abbandonano precocemente la scuola entrano in circuiti di lavoro nero o, addirittura d sfruttamento criminale.
Come Enti delle scuole professionali siamo fortemente convinti che percorsi di studi modulari, relazioni con aziende qualificate, l’ ammodernamento delle materie di studio sempre più allineate con l’evoluzione del mondo del lavoro e l’attenzione verso lo studente siano un passaggio fondamentale per avvicinare i giovani alla scuola.
Questi sono i nostri impegni e su questi continueremo a concentrare il nostro impegno.