Il Senato approvato il ddl sulla riforma della scuola professionale, che prevede l’introduzione di un nuovo modello di formazione, basato sulla combinazione di un percorso quadriennale e un biennio di specializzazione presso un Istituto Tecnico Superiore (ITS).
Maggiore flessibilità didattica, raccordi più stretti tra scuola-impresa e accesso diretto agli ITS come alternative all’istruzione universitaria: sono questi alcuni dei punti chiave della riforma che si pone come obiettivo di rendere la scuola professionale sempre più appetibile per gli studenti e le studentesse italiane.
Il nuovo modello di formazione combinerà un percorso quadriennale di base ad un biennio presso un Istituto Tecnico Superiore (ITS) in modo da offrire una formazione più qualificata e sempre più in linea con le esigenze del mercato del lavoro.
La formazione del quadriennio (3+1) resta dedicato alle competenze di base e trasversali, mentre il biennio di specializzazione consentirà agli studenti di acquisire competenze specifiche in un determinato settore professionale.
Si conferma l’alternanza scuola lavoro che sarà estesa a tutto il percorso di studi, confermando così la bontà di questa forma educativa che permette di trasformare le competenze acquisite in pratica a contatto con il mondo del lavoro.
Il modello 4+2 sarà introdotto in via sperimentale a partire dall’anno scolastico 2024/2025, coinvolgendo fino al 30% delle istituzioni scolastiche del comparto e l’efficacia sarà valutata al termine dei primi 3 anni di sperimentazione.
Le parole del Ministro Valditara
“Puntiamo molto anche sull’internazionalizzazione e la ricerca, per una filiera della formazione tecnica e professionale di serie A. Il nostro obiettivo è che i giovani abbiano la preparazione adeguata per trovare più rapidamente un impiego qualificato e che le imprese abbiano le professionalità necessarie per essere competitive”.