Il nuovo anno scolastico si aprirà all’insegna di Operazione Verità per una revisione dell’offerta formativa 22-23 capace di integrare maggiormente e meglio le politiche attive del lavoro con quello della formazione professionale.
Sarà questo l’argomento al centro del gruppo di lavoro Ficiap Veneto, composto dagli Enti e dal sociologo ed esperto di sviluppi aziendali Dott. Corrado Squarzon, che avrà il compito di individuare un piano capace di incentivare il placement dei giovani e degli adulti.
Affrontare il tema della scuola oggi significa partire dalla consapevolezza dell’evidente calo demografico che il nostro Paese sta attraversando.
Secondo i dati Istat la popolazione italiana di età compresa tra i 3 e i 18 anni calerà di un milione di unità entro il 2031. Un dato che per il Veneto si attesterà intorno al 30%.
Un impoverimento delle aule che si ripercuote sulla competitività delle imprese e del tessuto produttivo, che non riuscirà a tenere il passo con i parametri del resto dell’Europa.
Eppure, nonostante ogni anno nel Veneto sono oltre 26.000 i giovani in uscita da un percorso di formazione professionale, il 45% delle aziende non riesce a colmare il fabbisogno di assunzioni.
In un Paese che si sta “impoverendo”, la scuola deve essere il motore di uno sviluppo fondamentale anche per il territorio, soprattutto in un regione come il Veneto, che ha un’alta vocazione manufatturiera.
Adeguare un’offerta formativa capace di anticipare le tendenze del mercato è il primo passo per una rinnovamento del mondo della scuola professionale più qualificante e plurale.