L’anno scolastico appena terminato sarà ricordato come l’anno del Lock-Down, dove ogni forma di socialità a noi conosciuta è stata messa in pausa.
Una condizione che ha costretto il mondo della scuola a ripensare rapidamente a come fare didattica senza gli studenti in classe e a ricalibrare il proprio modello educativo.
Dopo un iniziale periodo di assestamento, la formazione a distanza si è mostrata una valida forma di insegnamento e un grande passo avanti per la digitalizzazione della scuola che, altrimenti, avrebbe necessitato di tempi più lunghi.
Un’esperienza che consideriamo positiva e sulla quale stiamo facendo i primi Bilanci per comprendere i risultati raggiunti dalle nostre scuole associate.
Le nostre SFP hanno un totale di 291 percorsi triennali ordinari, a cui si aggiungono 43 rivolti a ragazzi con disabilità e 56 in sistema duale.
Durante il Covid19, i percorsi triennali ordinari hanno mantenuto una media di 23,5 ore di lezioni settimanali, 20 ore per i percorsi dedicati ai ragazzi con disabilità e 15 ore dedicate ai percorsi in sistema duale, che prevedono che metà delle ore siano svolte in azienda.
Tra le tecnologie più utilizzate, gli applicativi Google e Microsoft si sono dimostrati fondamentali per assolvere alle esigenze della scuola:
15 scuole hanno scelto GSuite, 14 Microsoft Office 365+ , 2 Zoom Meeting, 1 GoTo Meeting, 1 Edmondo + Zoom.
Questi strumenti si sono dimostrati indispensabili: permettono un contatto visuale con gli alunni, ma anche la possibilità di scambiarsi file e condividere gli schermi per un approccio interattivo e partecipativo.
Gli studenti* hanno mostrato di saper padroneggiare le tecnologie e gli strumenti a loro disposizione, utilizzando indistintamente tablet (16,5%), smartphones (31,8%) e computer (51,8%).
La rete preferita, anche per la stabilità, è il wi-fi (75,3%) mentre la connessione dati da cellulare – utilizzata per il 24,7% – ha da un lato sopperito la mancanza di una copertura pubblica, dall’altro ha scontato una lentezza della connessione.
La formazione a distanza piace agli studenti: solo il 9,4% del campione intervistato la ritiene sufficiente, mentre il 58,8% la ritiene buona e il 31,8% un’alternativa ottima.
Le ragazze e i ragazzi in Sistema Duale
È nostro compito sostenere, anche e soprattutto durante i momenti di emergenza, il modello di formazione professionale del sistema duale, la modalità di formazione in alternanza scuola lavoro che mira a promuovere l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro per favorire l’occupabilità e limitare la dispersione scolastica.
Una responsabilità resa possibile grazie alla sinergia tra i servizi scolastici e il mondo del lavoro: studenti e datori di lavoro lavorano fianco a fianco per garantire un processo formativo volto alla pratica, così da agevolare un inserimento più immediato nelle imprese, agevolare la transizione tra scuola e lavoro e ridurre il divario in termini di competenze tra chi ha solo conoscenze teoriche e chi ha già maturato un’esperienza lavorativa.
Il Sistema Duale, nonostante le criticità che ha dovuto affrontare anche il mondo produttivo, ha garantito a 140 giovani di concludere l’anno all’interno delle aziende in qualità di apprendisti, tutti contratti che sono rimasti attivi nonostante il periodo di crisi.
E 140 ragazzi e ragazze in apprendistato non sono solo un dato positivo: sono il simbolo del futuro, la spinta necessaria per renderle le aziende giovani, competenti e competitive, più capaci di affrontare le sfide che il mercato ci impone.
[* campione di 86 studenti del SFP San Luigi]