Cultura, strumenti e investimenti necessari per affrontare il cambiamento

16 Giugno 2020

Come possiamo innovare la Formazione Professionale nel dopo COVID?
Come la Didattica a distanza modificherà il metodo di insegnamento?

Ne parliamo con Orazio Zenorini, Presidente di F.I.C.I.A.P. Veneto.

Orazio Zenorini osserva che il processo di digitalizzazione della formazione professionale necessita di una forte azione di aggiornamento per il corpo docente. Digitalizzare, infatti, non si limita alla formazione a distanza, ma significa cambiare il modus operandi complessivo dell’offerta formativa, dai processi interni dell’organizzazione fino al personale.

Serve acquisire una miglior competenza didattica rispetto alla tecnologia, anche attraverso un percorso strutturato di riqualificazione del personale docente. Per questo, le scuole aderenti a F.I.C.I.A.P. hanno analizzato in primis le piattaforme che possono assicurare una digitalizzazione complessiva ai processi scolastici, siano essi organizzativi, educativi e didattici.

Allo stesso tempo è necessario colmare il digital gap da parte dell’utilizzatore finale, dello studente quindi, fornendo device idonei e compatibili con le nuove modalità di formazione. Durante l’emergenza COVID, grazie ai Fondi erogati dalla Regione Veneto pari a € 1.200.000, si è iniziato ad intervenire laddove le famiglie non potevano garantire strumenti adeguati a supporto dei ragazzi.

La possibilità di dotare tutti gli studenti degli stessi devices, inoltre, significa colmare le differenze sociali e offrire a tutti la possibilità di accedere ad un percorso di promozione e formazione equo ed adeguato.

 

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