Il tema della formazione professionale, del collocamento mirato e dell’inserimento lavorativo delle persone fragili è da sempre uno dei nostri impegni.
Per questo, anche durante i mesi estivi, stiamo già lavorando per recepire il programma dei bandi della Regione Veneto in tema di politiche attive del lavoro per le fasce più deboli della popolazione previsti entro la fine dell’anno.
Tra le novità anticipate, è chiara l’intenzione della Regione di creare una rete territoriale estesa che vada ad intervenire nei progetti di formazione, di tirocinio e di inserimento nel mondo professionale con il fine di assicurare alle persone con disabilità un supporto adeguato nella preparazione e successivamente nell’approccio al lavoro.
Si prevede un cambio nella gestione dei bandi, che per l’operatività faranno capo a Veneto Lavoro, in modo da aprire un dialogo esteso tra Regione ed Enti di maggior esperienza, di cui facciamo parte, e per semplificare ed alleggerire le procedure burocratiche ed amministrative degli operatori coinvolti.
Nuove sperimentazioni per le politiche attive del lavoro per disabili
Le linee generali al centro della sperimentazione degli interventi in tema di collocamento mirato, di cui siamo in attesa delle specifiche linee guida indicate dalla Regine Veneto, saranno principalmente quattro:
- Adozione del voucher per il lavoro rafforzato, uno strumento che prende spunto dal modello dell’Assegno per il Lavoro (AxL) e che prevede brevi percorsi formativi finalizzati a sviluppare competenze generiche o tecnico professionali in gruppi ristretti di persone con disabilità.
L’erogazione del servizio e la profilazione dei partecipanti sarà a carico dei Centri per l’Impiego. Oltre a definire i percorsi personalizzati costruiti a misura delle potenzialità della persona in carico, terrà conto delle difficoltà di inserimento lavorativo dovuto alla stessa disabilità; - Interventi per la transizione scuola-lavoro: hanno l’obiettivo di potenziare il legame con le realtà economico-produttive del territorio e arricchire le competenze dei giovani con strumenti adeguati al contesto in cui andranno a svolgere l’attività,
- Il sostegno all’auto-imprenditorialità e forme di incentivo per il lavoro autonomo: una modalità che si ispira al bando destinato alle start up innovative della Regione Veneto e che intende agevolare le persone disabili per l’idea imprenditoriale e per gli investimenti materiali e immateriali;
- Maggior sostegno durante l’inserimento lavorativo della persona con disabilità attraverso la figura di un professionista. Sarà lui a suggerire al datore di lavoro e/o al lavoratore stesso opportune soluzioni a problematiche che possono inevitabilmente sorgere e proporre adattamenti del lavoro in modo da favorire un rapido inserimento al lavoro e l’erogazione della prestazione lavorativa.
Nuove operatività che definiscono un ruolo pro-attivo dei Centri per l’impiego, sia nell’erogazione dei servizi ma anche e soprattutto nella gestione dei progetti che per garantire una maggior efficienza del servizio grazie alla dalla conoscenza approfondita dell’ambiente economico e sociale in cui si trovano ad operare.