Lo strano caso della ricerca del lavoro fai date

9 Agosto 2023

In Italia la ricerca del lavoro è affidato a canale informali: solo il 37% si rivolge ad agenzie per il lavoro o centri per l’impiego. Da settembre il via alla piattaforma SIISL, per l’inclusione sociale e lavorativa.

Le nuove norme per il Sostegno Formazione Lavoro prevedono che coloro che aderiscono a programmi di formazione, qualificazione, riqualificazione ed orientamento attivati presso un centro per l’impiego possano beneficiare del contributo di € 350 al mese per un massimo di 1 anno.

Il Governo stima che questa misura potrà essere usufruita da circa 600.000 persone

Per raggiungere i possibili beneficiari di questa nuova iniziativa, il Ministero del Lavoro attiverà a settembre SSISL, la nuova piattaforma digitale per facilitare l’incontro di domanda e offerta di lavoro, che aiuterà a incrociare dati e informazione di centri pubblici e soggetti privati velocizzando così le procedure.

Questa iniziativa rappresenta un cambio di paradigma per la ricerca del lavoro, che ad oggi in Italia, è ancora frutto di una ricerca fai da te.

Secondo i dati Inapp, infatti, trova lavoro

  • – il 23,3% seguendo le indicazioni e le raccomandazioni di amici, parenti e conoscenti
  • – il 18,2% si auto-candida
  • – il 9,5% utilizzando i contatti nell’ambiente di lavoro

Solo il 10,6% arriva da agenzie e centri per l’impiego.

Ma il problema da affrontare resta quello che più volte abbiamo descritto: il disallineamento tra i profili richiesti e l’effettiva idoneità dei candidati.

Ci auguriamo che la nuova piattaforma sia un modo per mettere in luce la necessità di un’azione sinergica tra pubblico e privato, formatori e aziende, istituzioni e territorio per risolvere il problema sopra descritto.

Il nostro impegno continuerà ad essere speso nell’incentivare una formazione qualificata – anche per gli adulti – che sia in stretta relazione alle esigenze delle aziende del territorio.

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