Il Ministero dell’Istruzione modifica le norme che disciplinano il PCTO (percorsi per le competenze trasversali per l‘orientamento) con l’obiettivo di rendere più efficiente e più sicura l’esperienza condotta dagli studenti.
I principali interventi introdotti con il Dl 48/2023 prevedono in estrema sintesi:
- La revisione del registro nazionale presso le Camere di Commercio
- Una serie di nuovi adempimenti per le imprese ospitanti
- Una gestione centralizzata dei dati gestita dal Ministero a supporto della progettazione e dell’individuazione delle aziende da parte delle scuole.
In merito alla revisione dei registri presso le Camere di Commercio, oltre alle nuove denominazioni dei percorsi, si prevede che le aziende compilino il proprio profilo anche relativamente alle
- capacità strutturali, tecnologiche e organizzative;
- all’esperienza maturata nel PCTO e
- all’eventuale partecipazione a forme di raccordo organizzativo con altre realtà già impegnate nel PCTO
Le imprese ospitanti invece sono tenute all’integrazione di un documento di valutazione dei rischi e le misure specifiche di prevenzione.
Infine il Governo introduce una piattaforma dedicata ai PCTO con l’obiettivo di favorire l’interazione e lo scambio di informazioni utili per la progettazione dei percorsi.
Altre modifiche significative introdotte riguardano l’intenzione del Ministero a individuare nuove modalità per il monitoraggio qualitativo dei PTCO
Inoltre nell’articolo 784-bis della legge di bilancio prevede che la progettazione dei PCTO devono essere coerenti con l’offerta formativa degli studenti (PFOF) e con il loro profilo culturale, educativo e professionale.
La stessa modifica richiede alle scuole di individuare il docente coordinatore di progettazione – una figura diversa rispetto al tutor interno già previsto – al fine di superare le disambiguità più comuni che hanno creato problemi nella progettazione di percorsi coerenti.
Una novità volta a favorire soprattutto le scuole meno abituate a gestire la progettazione dei percorsi di alternanza.
Il Ministero torna anche sul tema della sicurezza sul lavoro durante i percorsi di alternanza (a tutti i livelli) e istituisce un fondo del valore complessivo di 2 milioni di euro destinato a risarcire le le famiglie degli studenti vittime di infortuni impegnate nei percorsi di alternanza.
Il nostro impegno continuerà ad essere la progettazione di esperienze formative eccellenti in aziende sempre più sicure.