Il Consiglio UE ha recentemente approvato una legislazione cruciale per regolamentare l’Intelligenza Artificiale (IA) in Europa. Questo passo tenta di bilanciare le immense opportunità offerte dal mondo virtuale con la necessità di evitare abusi e manipolazioni.
La digitalizzazione crescente, che pervade ogni aspetto della nostra vita pubblica e privata, richiedeva ormai norme condivise. Se da un lato l’IA apre scenari di crescita inimmaginabili fino a pochi anni fa, dall’altro aumentano anche i dubbi e le preoccupazioni riguardo a possibili manipolazioni.
La Rete resta uno strumento fondamentale di partecipazione, un veicolo essenziale del diritto all’informazione e un’opportunità di sviluppo. Tuttavia, è indispensabile promuovere un uso “democratico” di queste tecnologie, evitando la concentrazione di potere e gli effetti distorsivi nella vita pubblica e privata.
Al contempo è necessario evitare la concentrazione di potere in poche mani promuovendone la fruibilità “democratica” e scongiurare gli effetti distorsivi e manipolatori sia nella sfera della vita privata che in quella pubblica.
La sfida educativa è aperta: il futuro digitale ci chiama, e la scuola è pronta a rispondere!
La digitalizzazione e la virtualizzazione sono indubbiamente un grande balzo in avanti ma per non essere un “salto nel vuoto”, necessitano di traghettatori adeguati per accompagnare le persone, la società, l’economia verso il futuro.
In questo contesto, il mondo educativo e la scuola assumono un ruolo centrale. La scuola non solo prepara tecnicamente le nuove generazioni, ma anche eticamente, affrontando l’uso corretto del digitale.
È fondamentale far comprendere ai giovani che il virtuale è un mezzo, non un fine, per un’evoluzione e uno sviluppo sociale consapevoli.
Fronteggiare l’uso distorto del virtuale e della digitalizzazione, promuovere il valore della conoscenza personale e condivisa, allenare all’impegno e alla responsabilità saranno sempre più le sfide che il mondo della scuola e il sistema educativo si troveranno ad affrontare.
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